Autore: Valeria Campagnale (amministratrice della C&C Unlimited Services Group Sh.p.k.).
La Torre Veneziana, uno dei monumenti storici nel cuore della città di Durazzo, è parte di ciò che rimane del
castello bizantino costruito alla fine del V secolo dall'imperatore dell'impero bizantino (Impero Romano d'Oriente) Anastasio, originario di Durazzo. Ai suoi tempi, la città divenne una delle fortezze più potenti dell’Adriatico, e la fortezza era la terza più grande dopo quella di Istanbul (Costantinopoli) e Salonicco.
Per la costruzione della fortezza furono utilizzati circa 15 milioni di mattoni e furono erette approssimativamente 40 torri difensive che distavano tra loro 60 metri. Il perimetro aveva una lunghezza di 4,4 km e la larghezza del muro era di 3,4 m. .
Successivamente, nel periodo veneziano, la struttura raggiuse l’aspetto che possiamo ammirare oggi. Infatti, il castello venne fortificato con torri di avvistamento costruite proprio dalla Repubblica di Venezia e dagli Angioini, evidenziando maggiormente l'importanza strategica non che il ruolo difensivo di Durazzo in quel contesto storico. Proprio grazie a questa struttura si evince la parte storica di Durazzo e l'influenza degli Imperi e delle Repubbliche per suo sviluppo strategico ed urbano.
La Torre Veneziana e le mura bizantine.
Le mura bizantine.
L’occupazione veneziana di Durazzo durò dal 1392 al 1501, periodo in cui furono iniziate le importanti ristrutturazioni alla fortezza. La Torre fu ricostruita sotto la direzione degli architetti veneziani, rafforzandone la struttura già presente e richiamando lo stile dell’epoca, ovvero l’impiego di pietra grigia, decorazioni caratteristiche dell’architettura militare veneziana.
Ad esempio, possiamo ammirare le finestre e le feritoie di difesa nella Torre Veneziana disposte in modo strategico per il controllo del territorio e l’uso delle armi da fuoco. Il tetto, con le merlature, è un elemento peculiare architettonico che contraddistingue questa costruzione, oggi simbolo della storia dell’Albania e delle sue relazioni con il mondo veneziano.
La Torre Veneziana ha subito gli effetti deleteri di due calamità naturali: il terremoto del 1237 e del 2019.
Dopo il terremoto del 1237 la Torre è stata oggetto di un importante restauro che ha portato le mura all’altezza che oggi possiamo ancora ammirare di circa 4,6 m., mentre successivamente ai danni causati dal sisma del 2019, con il precipuo scopo di preservare il patrimonio culturale albanese, l’Unione Europea ha finanziato il “Progetto EU4Culture” grazie al quale è stato possibile rinnovare la struttura che oggi possiamo ammirare in tutta la sua maestosità.
Dopo anni di restauro, questo monumento è rinato come un centro di informazioni sulla città antica di Durazzo con l'introduzione della tecnologia moderna, trasformandosi in una destinazione avanguardista per l’esplorazione della storia millenaria della città.
Quando nel 1939, esattamente il 7 aprile, i fascisti italiani invasero l’Albania, i patrioti albanesi combatterono proprio sulle mura della fortezza. Infatti, 360 albanesi, prevalentemente guardie e cittadini, guidati da Abaz Kupi, comandante della gendarmeria di Durazzo, e Mujo Ulqinaku, sergente della marina, tentarono di fermare l'avanzata italiana armati solo di armi leggere e tre mitragliatrici. I patrioti tennero testa ai militari italiani per diverse ore fino al momento in cui dalle navi della marina italiana sbarcarono i carri armati. La resistenza diminuì ed in poco meno di cinque ore l'Italia occupò la città.
Il castello della città di Durazzo è un monumento del patrimonio culturale archeologico, simbolo di resistenza durante i secoli, ergendosi maestosa nel cuore antico della città.
L'ingresso dei carri armati italiani nella Citttà di Durazzo (Campagna militare in Albania 7 - 12 aprile 1939).
Il castello della città di Durazzo è un monumento del patrimonio culturale ed archeologico, simbolo di resistenza durante i secoli, ergendosi maestosa nel cuore antico della città.
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